venerdì 25 giugno 2010

Siedo sul soglio
e il mio sguardo
si perde lontano.

Chiome fluenti
di faggi e di roveri
e coni slanciati
di larici e abeti.

Verde cupo
di aghi coriacei
e verde tenue
di foglie fresche.

Arbusti spinosi
di ginepri
e ciuffi sparsi
di erba secca.

Nuova vita che fiorisce
del rosa intenso
delle dafne
e del blu cupo
delle genzianelle.

E laggiù,
oltre le cime
degli alberi,
profili di montagne
sfumate.

Susseguirsi
di cime arrotondate
e dolci colli.

Verdi e grigi
che si perdono
nel cielo
della pianura lontana.

E il mio spirito,
liberato dagli affanni,
si lascia cullare
nel piacevole naufragio
nella natura.

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